PROSSIMI
APPUNTAMENTI
2014
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2014
PROSSIMI
APPUNTAMENTI
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DICEMBRE
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APRILE
MARZO
FEBBRAIO
GENNAIO
2011
DICEMBRE
NOVEMBRE
OTTOBRE
SETTEMBRE
AGOSTO
LUGLIO
GIUGNO
MAGGIO
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GIO
4
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ore 21
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Primo giovedì del mese
Aperto al pubblico |
VEN
5
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ore 21
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Visita gruppo S. Donà di Piave (VE) |
MAR
9
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ore 21
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Visita gruppo Mutua di Ass. BCC Staranzano e Villesse |
GIO
25
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ore 20:30
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Conferenza
Curarsi con la natura: miti e realtà.
Prof. Roberto Della Loggia
Dipartimento di Scienze Chimiche e Farmaceutiche, Università di Trieste
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PIEGHEVOLE
LOCANDINA |
Sulle cure naturali sono sorte molte leggende, prive di fondamento razionale e talvolta pericolose. Tra queste quelle per cui tutto ciò che è naturale è buono, o che i rimedi naturali non hanno effetti collaterali e che a primavera bisogna depurarsi ecc.
Di ciò approfittano spesso i produttori, proponendo prodotti dagli effetti straordinari ma senza alcuna base concreta.
Le piante medicinali hanno invece degli effetti positivi perché contengono sostanze che agiscono esattamente come agiscono i farmaci convenzionali ed in alcuni casi possono dare risposte molto efficaci, ma i miracoli non li fanno. |
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GIO
2
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ore 21
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Primo giovedì del mese
Aperto al pubblico |
VEN
10
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ore 21
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Visita scuola elementare Gorizia |
GIO
16
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ore 20:30
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Visita gruppo Collegio Mondo Unito Mostar |
GIO
30
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ore 20:30
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Conferenza
Il test di Turing:
i computer possono pensare?
Prof. Giuseppe O. Longo
Professore emerito di Teoria dell’informazione, Università di Trieste.
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PIEGHEVOLE
LOCANDINA |
Appare molto difficile individuare un criterio oggettivo che ci consenta di distinguere il pensiero da una sua imitazione meccanica, per quanto raffinata. Il punto critico è la definizione di pensiero.
In un articolo del 1950 Turing trasformò la domanda se una macchina possa pensare in un problema indiziario basato su una prova di tipo dialogico: se un giudice non riesce a distinguere il comportamento verbale di un computer da quello di un essere umano, che per definizione pensa, allora il computer pensa. Il test di Turing ha suscitato negli anni molte discussioni, sia per la vaghezza della formulazione originale sia per i progressi via via compiuti dall’intelligenza artificiale.
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