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23/03/2009

    • Il 2009 è stato proclamato dall'Assemblea Generale delle Nazioni Unite "Anno Internazionale dell'Astronomia" per celebrare il IV centenario del primo utilizzo del cannocchiale nell'osservazione del cielo, intuizione del grande astronomo fiorentino Galileo Galilei.
      Ma quest'anno cadono altre due importanti ricorrenze per la storia del pensiero scientifico: il bicentenario della nascita del celebre biologo britannico Charles Darwin e il centocinquantesimo anniversario della pubblicazione del suo capolavoro "L'origine della specie".
      La definizione del concetto di evoluzione ha costituito una vera e propria rivoluzione in biologia, e ha ispirato teorie e modelli applicabili in altri settori della conoscenza.
      All'influenza che gli eventi cosmici hanno avuto sull'evoluzione della vita sul nostro pianeta sarà dedicata la speciale conferenza pubblica "Darwin nel Cosmo", che l'astronomo Giovanni Vladilo terrà giovedì 26 marzo, alle 20:30, all'osservatorio astronomico di Farra d'Isonzo.
      Nei primi 2 miliardi di anni della Terra, in assenza dello strato protettivo di ozono nell'atmosfera, le radiazioni cosmiche ionizzanti hanno giocato un ruolo determinante nell'evoluzione delle forme di vita primordiali, fornendo un efficiente meccanismo di mutazione genetica ancor prima dell'avvento dello scambio genetico di tipo sessuale. La variazione della luminosità del Sole nel corso della storia della Terra ha giocato un ruolo importante nel determinarne le condizioni di abitabilità, influenzando in misura decisiva l'evoluzione delle specie viventi. In taluni casi, eventi catastrofici di origine cosmica (ad esempio l'impatto di asteroidi, oppure l'esplosione di stelle massicce nelle vicinanze del Sole) hanno provocato invece delle svolte drammatiche nell'evoluzione dei primi viventi, segnando tappe importanti per il nostro pianeta. Esempio eclatante, la scomparsa dei dinosauri e di un gran numero di altre forme di vita avvenuta 65 milioni di anni or sono. Ma quale potrebbe essere il futuro dell'evoluzione della vita sulla Terra nel contesto cosmico?
      Il dott. Vladilo, laureato in fisica all'Università di Trieste, dopo varie esperienze di lavoro all'estero è attualmente astronomo associato presso l'Istituto Nazionale di Astrofisica all'Osservatorio Astronomico di Trieste, di cui è stato vicedirettore dal 1997 al 2001. Si occupa soprattutto del mezzo interstellare in galassie locali e primordiali e di zone abitabili nell'Universo.

22/02/2009

    • L'Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha proclamato il 2009 Anno Internazionale dell'Astronomia per celebrare il IV centenario del primo utilizzo del cannocchiale nell'osservazione del cielo. Era la primavera del 1609 quando il grande astronomo fiorentino Galileo Galilei, sentito che nelle Fiandre era stato fabbricato un "occhiale" che avvicinava gli oggetti, se ne costruì uno e, disinteressandosi delle cose terrene, lo puntò verso il firmamento.
      Per approfondire quello che fu un momento storico, che travalica addirittura i confini dell'Astronomia per segnare una delle date d'inizio della Scienza moderna, giovedì 26 febbraio, all'osservatorio astronomico di Farra d'Isonzo, si terrà una speciale conferenza pubblica: "La storia dell'invenzione del telescopio, ed i cannocchiali nei quadri di J. Brueghel e P. Rubens".
      Relatore d'eccezione sarà l'astrofisico Pierluigi Selvelli, primo ricercatore presso l'Istituto Nazionale di Astrofisica all'Osservatorio Astronomico di Trieste.
      La conferenza, che inizierà alle 20.30, prenderà spunto da alcuni antichi quadri del 1600 raffiguranti dei cannocchiali per indagare la storia intricata ed ancora molto dibattuta sul vero inventore del telescopio e sulla storia delle prime lenti.
      L'ambiente è l'Olanda ed i Paesi Bassi, ma c'entrano anche l'Italia, l'Impero Asburgico, la Spagna; ci si riferirà al contesto storico, politico, religioso in cui i primi cannocchiali sono apparsi.
      Si parlerà poi di Galileo e dei suoi allievi, di Keplero e degli altri primi astronomi del '600 per arrivare alle ottiche di grande qualità costruite in Italia nella seconda metà dello stesso secolo dal Divini ed dal Campani.
      Il dott. Pierluigi Selvelli attualmente si dedica allo studio di stelle novae e ricorrenti, spettroscopia nell'ultravioletto, nebulae e oggetti con righe di emissione, processi fisici e spettroscopici. Accanto alla sua attività di ricercatore è rilevante l'impegno nella divulgazione dell'astronomia. I risultati dei suoi studi sulla storia ed evoluzione dei primi cannocchiali, in collaborazione con il dott. Paolo Molaro, anch'egli ricercatore presso l'osservatorio triestino, sono stati presentati a tre simposi tenutisi recentemente per celebrare i 400 anni dell'invenzione del cannocchiale: alla Roosevelt Academy (Middelburg, Olanda), al Centro europeo di ricerca e tecnologia dell'Agenzia spaziale europea (Noordwijk, Olanda) e a Parigi, al simposio dell'Unione astronomica internazionale svoltosi in gennaio nella sede dell'UNESCO.

11/01/2009

    • L'anno internazionale dell'astronomia si terrà giovedì 15 nella sede dell'UNESCO, a Parigi, ma all'osservatorio di Farra il 2009 astronomico è già cominciato, e sotto i migliori auspici.
      Incurante dei gradi sottozero, una cinquantina di persone ha partecipato alla serata di apertura al pubblico di giovedì scorso. Ai telescopi si è potuto osservare i crateri e i monti della Luna, la Grande Nebulosa di Orione, i cui gas sono illuminati dalle stelle nate al suo interno, e lo splendido ammasso stellare delle Pleiadi, nella costellazione del Toro.
      È stato un modo per rivivere l'esperienza che quattrocento anni fa fece Galileo quando, sentito che nelle Fiandre era stato fabbricato un "occhiale" che avvicinava gli oggetti, se ne costruì uno e, disinteressandosi delle cose terrene, lo puntò verso il firmamento. Il 2009 è stato proclamato Anno Internazionale dell'Astronomia dall'Assemblea Generale delle Nazioni Unite proprio per celebrare il IV centenario di quello storico avvenimento che ha segnato una delle date di inizio della scienza moderna.
      E il cielo sereno delle serate tra fine e inizio di anno non ha consentito solo la contemplazione degli oggetti al telescopio, ma ha permesso agli astrofili del circolo astronomico di scoprire ben nove asteroidi, tre nelle ultime notti del 2008 e sei nelle prime tre notti del 2009. Un inizio d'anno davvero astronomico!

04/01/2009

    • L'Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha proclamato il 2009 Anno Internazionale dell'Astronomia per celebrare il IV centenario del primo utilizzo del cannocchiale nell'osservazione del cielo.
      Era la primavera del 1609 quando il grande astronomo fiorentino Galileo Galilei, sentito che nelle Fiandre era stato fabbricato un "occhiale" che avvicinava gli oggetti, se ne costruì uno e, disinteressandosi delle cose terrene, lo puntò verso il firmamento. Fu un momento storico, che travalica addirittura i confini dell'Astronomia per segnare una delle date di inizio della Scienza moderna.
      Grazie agli ingrandimenti del nuovo strumento Galileo osservò i monti e i crateri della Luna, scoprì i quattro maggiori satelliti di Giove e dimostrò che le macchie scure che si vedevano sul Sole non erano nuvole o pianeti in transito, come fino allora si credeva, ma manifestazioni dell'attività solare.
      L'esperienza di Galileo si potrà ripetere giovedì 8 gennaio all'osservatorio astronomico di Farra, che sarà aperto al pubblico per il consueto appuntamento del "primo giovedì del mese", rinviato di una settimana per la concomitanza con la festività di Capodanno.
      A partire dalle 20.30, condizioni meteorologiche permettendo, gli strumenti saranno puntati sugli oggetti celesti più interessanti del periodo (la Luna, l'ammasso stellare delle Pleiadi, la Grande Nebulosa di Orione), dando la possibilità ai partecipanti di osservare, a turno, direttamente agli oculari dei telescopi. La cupola non può essere riscaldata e la temperatura è, quindi, quella esterna: è necessario indossare abiti pesanti e calzature adatte.
      L'osservazione sarà integrata da spiegazioni al computer con simulazioni e immagini proiettate su grande schermo.
      Nell'occasione sarà disponibile il "Lunario 2009", il calendario che raffigura la fase della Luna per ogni giorno dell'anno, indicando gli istanti di inizio delle stagioni e la visibilità delle eclissi. L'edizione di quest'anno è dedicata proprio alle macchie solari e al ciclo undecennale del Sole.
      In caso di maltempo l'incontro è rimandato a giovedì 5 febbraio.

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Aggiornato 25/05/2009, 22:42
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