04/04/2005
- Il Circolo astronomico di Farra propone per giovedì 7 aprile la consueta apertura al pubblico dell'osservatorio. La serata inizierà alle 21 e sarà dedicata all'osservazione degli oggetti più significativi che la volta celeste offre in questo periodo.
Attraverso i telescopi si potranno ammirare Saturno, che in questi mesi sta anticipando sempre più il suo tramonto, e Giove, che finalmente raggiunge un'altezza apprezzabile sull'orizzonte anche in prima serata.
All'osservazione Giove, il più grande dei pianeti del Sistema Solare, mostra la sua atmosfera, caratterizzata da fasce chiare e scure parallele all'equatore. Le fasce più scure sono nubi di gas freddi discendenti, quelle più chiare sono nubi di gas che, più caldi, salgono verso gli strati più alti dell'atmosfera. Accanto a Giove si scorgono i quattro satelliti galileiani: Io, Europa, Ganimede e Callisto. Ruotano attorno al pianeta con periodi di rivoluzione molto corti, dalle 42 ore di Io fino ai sedici giorni di Callisto, tanto che basta attendere una decina muniti per vederne modificata la posizione.
Per partecipare alla serata di giovedì non è necessaria nessuna prenotazione; in caso di cielo coperto l'appuntamento è rinviato al primo giovedì di maggio.
01/03/2005
- Sono di scena stelle e pianeti, giovedì 3 marzo, all'osservatorio di Farra. Dalle 21 il centro astronomico sarà aperto al pubblico e, condizioni meteorologiche permettendo, si potranno osservare al telescopio i principali oggetti celesti visibili in questo periodo. Il protagonista sarà ancora Saturno ma in tarda serata sorgerà Giove che, nei prossimi mesi, ruberà la parte di primo attore al pianeta degli anelli.
All'osservatorio, accanto alla divulgazione, in queste settimane è ripresa anche l'attività di ricerca scientifica, dopo la sospensione di quasi due anni che ha consentito agli astrofili isontini, grazie al contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Gorizia, di rinnovare e ampliare l'intera struttura. Si è ripartiti dall'astrometria dei corpi minori del Sistema Solare, ovvero dalla misura della posizione che assumono in cielo comete e asteroidi. In particolare sono stati osservati quegli oggetti che intersecano l'orbita terrestre e che, pertanto, necessitano di una continua sorveglianza per valutare eventuali rischi di collisione con il nostro pianeta. In questi giorni, inoltre, l'Unione Astronomica Internazionale ha definitivamente catalogato e numerato cinque asteroidi scoperti a Farra, frutto del lavoro di ricerca degli anni passati. Tra questi il più "vecchio", numero 96262, era stato trovato nel 1995, mentre la scoperta del più recente, 97579, risale al 2000. Con queste ultime numerazioni sale a 141 il totale di asteroidi scoperti dai soci del circolo; il centro astronomico di Farra sale così al 42° posto nella classifica mondiale degli osservatori più prolifici per numero di scoperte, professionisti compresi.
02/02/2005
- E' ripresa intensamente l'attività all'osservatorio astronomico di Farra d'Isonzo, dopo quasi due anni di chiusura per lavori. Nel mese di gennaio ben dieci sono state le serate dedicate alle visite di scolaresche e gruppi, con osservazioni al telescopio e proiezioni integrative di simulazioni al computer. A guardare il cielo di Farra sono venuti anche i ragazzi del gruppo di astronomia della scuola di Salcano; per prenotare una visita è sufficiente compilare la domanda che si può scaricare dal sito internet dell'associazione, all'indirizzo www.ccaf.it.
Giovedì 3 febbraio l'osservatorio sarà aperto al pubblico per il consueto appuntamento del primo giovedì del mese. A partire dalle 20.30, il telescopio verrà puntato sulla cometa Machholz, ormai in allontanamento dalla Terra, sul pianeta Saturno e sulla Grande nebulosa in Orione. Per guidare tutti alla facile identificazione di stelle e costellazioni verrà utilizzato uno speciale puntatore laser che, con un raggio di luce concentrato, permetterà di "sfiorare" ogni singola stella del cielo.
11/01/2005
- Passata la cometa Machholz, che resterà comunque luminosa e facilmente osservabile ancora per alcune settimane, l'attenzione del mondo astronomico è concentrata tutta su Saturno, attorno al quale si sta compiendo una delle fasi più delicate ed entusiasmanti della missione spaziale Cassini-Huygens. Entrata nell'orbita del pianeta l'estate scorsa, dopo un viaggio di oltre tre miliardi di chilometri durato quasi sette anni, la navicella Cassini ha rilasciato, il giorno di Natale, la sonda Huygens che venerdì 14 gennaio entrerà nell'atmosfera di Titano, la maggiore tra le lune di Saturno.
Grande più dei pianeti Mercurio e Plutone, Titano è il più enigmatico corpo del Sistema Solare. La sua atmosfera, estesa per centinaia di chilometri e formata da azoto con tracce di metano e altri componenti organici, secondo gli esperti potrebbe essere simile all'atmosfera primordiale della Terra. Sul suolo di questo grosso satellite, alla temperatura di 180 gradi sotto zero, il metano si troverebbe allo stato liquido e potrebbe formare dei veri e propri laghi. In un ambiente così ostile, si ipotizza che la sonda Huygens riuscirà a inviare dati alla navicella madre Cassini solo per qualche decina di minuti, durante i quali tutti gli strumenti raccoglieranno il maggior numero di informazioni possibili sulle caratteristiche fisiche della luna.
La missione sarà portata avanti da Cassini che, dopo aver ritrasmesso a Terra il prezioso bottino di Huygens, rimarrà in orbita attorno a Saturno per diversi anni e potrà studiarne l'atmosfera, il sistema degli anelli e la schiera delle lune, molto più approfonditamente di quanto non fecero, oltre venti anni fa, le sonde interplanetarie Pioneer e Voyager, per le quali Saturno rappresentava solo una tappa di un lungo cammino tra i pianeti esterni del Sistema Solare.
In occasione dell'eccezionale appuntamento, venerdì 14 l'osservatorio astronomico di Farra verrà aperto al pubblico, a partire dalle 20.30. Ai telescopi si potrà ammirare Saturno e i suoi anelli, nel giorno in cui il pianeta si trova anche alla minima distanza dalla Terra di "solo" un miliardo e duecento milioni di chilometri, con il pensiero rivolto a questa avventura umana lassù così lontana ma anche così vicina grazie alle informazioni che verranno man mano diffuse su internet e prontamente proiettate sullo schermo della sala conferenze.
Proprio alla missione Cassini-Huygens è dedicata l'edizione 2005 del Lunario, il calendario che riporta la fase lunare per ogni giorno dell'anno e che è ancora disponibile in osservatorio.
04/01/2005
- Quasi a rispettare la tradizione religiosa, che pone una cometa come segnale per i Magi, la cometa C/2004 Q2 Machholz si troverà il giorno dell'Epifania alla minima distanza dalla Terra, a "soli" 52 milioni di chilometri. Questo inconsueto evento celeste coincide, curiosamente, anche con la ripresa degli incontri con il pubblico del "primo giovedì del mese" all'osservatorio astronomico di Farra. L'osservatorio, che è stato appena inaugurato dopo due anni di lavori di ristrutturazione, finanziati dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Gorizia, sarà aperto a partire dalle ore 20.30 nella serata di giovedì 6 gennaio.
Nonostante l'incontro della Maccholz con il nostro pianeta non sia particolarmente ravvicinato, la cometa è comunque l'oggetto del Sistema Solare più vicino a noi, dopo la Luna. La particolare geometria dell'orbita ne permette già da diversi giorni l'osservazione ad occhio nudo nella costellazione del Toro, una regione molto facile da riconoscere in questo periodo nel cielo di sud-est. La cometa, nel giorno dell'Epifania, si troverà molto vicina al caratteristico raggruppamento di stelle delle Pleiadi che ne aiuterà l'individuazione. Non si tratta infatti di un oggetto appariscente; la cometa si presenta come un batuffolo di debole luminosità, da consigliarne l'osservazione da un luogo il più lontano possibile dalle luci cittadine che, come si sa, sono fonte di disturbo. Con il prezioso aiuto di un binocolo si può evidenziarla nettamente dalle stelle e apprezzarne la coda che, causata dal vento solare, si sviluppa in direzione opposta al Sole. Scoperta da Don Machholz lo scorso 27 agosto con uno strumento amatoriale, questa cometa sarà osservabile ancora per diverse settimane, ma il periodo migliore è la prima quindicina di questo mese.
Dopo il 6 gennaio la cometa si allontanerà dalla Terra, ma manterrà pressoché costante la sua luminosità in quanto si avvicinerà al Sole, raggiungendo il 24 gennaio il perielio, alla minima distanza di 180 milioni di chilometri.
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