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Comunicati Stampa 7-12/2002

30/09/2002

    Un nuovo asteroide è stato individuato all'osservatorio astronomico di Farra. La notizia non dovrebbe destare molta sensazione, in quanto sono passati quasi dieci anni dalla prima scoperta e questa è la duecentocinquantesima che viene assegnata agli astrofili isontini. Ma in realtà è quasi clamorosa. Innanzitutto perché questa è la prima scoperta di quest'anno, a dieci mesi dall'ultimo ritrovamento, e poi è stata fatta con il nuovo telescopio automatico da 30 cm di diametro. Scoprire un asteroide non è più così facile come qualche anno fa, quando trovarne un paio al mese era quasi una monotona routine. Da quando sono entrati in funzione alcuni potenti telescopi professionali, destinati alla ricerca degli oggetti pericolosi che si avvicinano alla Terra, agli osservatori amatoriali sono rimaste poco più che le briciole, anche se questo, almeno, ha reso nuovamente avvincente la caccia.

    La scoperta è avvenuta il 7 settembre, ad opera dei soci Giuseppe Lombardi, Franco Piani, Dario Di Maria, Max Spolaor ed Enrico Pettarin, ma la conferma si è avuta appena in questi giorni, con l'assegnazione, da parte del Centro dei Pianeti Minori di Cambridge (Massachusetts), della sigla 2002 RB113. Si tratta di un corpo "innocuo", appartenente alla cintura di asteroidi compresa tra le orbite di Marte e Giove, ha una dimensione che si aggira sui cinquemila metri e, distando poco più di 150 milioni di chilometri dal nostro pianeta, impiega quasi quattro anni a compiere una rivoluzione completa attorno al Sole. Come dicevamo 2002 RB113 è il primo asteroide catturato con il nuovo telescopio che, sebbene sia più piccolo dello storico strumento da 40 cm, è dotato di un sistema di puntamento automatico che, via computer, ne permette il rapido posizionamento. Dopo alcuni mesi di rodaggio, il sistema si è rivelato così pienamente funzionale che si è deciso di applicare la stessa tecnologia anche al telescopio principale che, dopo diciassette anni di "duro lavoro", è stato smontato e portato in officina per i dovuti aggiornamenti. La consueta serata di apertura dell'osservatorio al pubblico, giovedì 3 ottobre alle 21.00, sarà pertanto un po' insolita: le osservazioni del cielo stellato non verranno effettuate direttamente all'oculare ma saranno proiettate su grande schermo le immagini di nebulose e galassie riprese in diretta con il telescopio automatico.

09/08/2002

    Passato il Santo, passata la festa è un vecchio adagio che non si adatta bene a San Lorenzo, soprattutto se ci riferiamo alle stelle cadenti comunemente note come lacrime di San Lorenzo. Infatti in contrasto con la tradizione che vorrebbe il verificarsi di questo fenomeno astronomico il 10 agosto, giorno in cui si festeggia il popolare santo, il vero appuntamento con lo sciame delle stelle cadenti è spostato alla notte di lunedì 12 agosto a causa del moto della Terra, delle perturbazioni gravitazionali e della radiazione solare. Le meteore che osserviamo in cielo sono il risultato dello scontro tra l'atmosfera del nostro pianeta e le piccole particelle, per lo più polveri di qualche grammo, che sono state disperse dalla cometa Swift-Tuttle, la cui orbita incrocia quella della Terra.

    Le scie luminose generate da questi impatti sono distribuite in maniera casuale, ma tracciando su una carta celeste le loro traiettorie ci si accorge come sembrino provenire tutte da un medesimo punto detto radiante, che si trova nella costellazione che dà il nome allo sciame. Le lacrime di San Lorenzo, chiamate Perseidi in quanto hanno il radiante nella costellazione di Perseo, sono, tra gli sciami meteorici, le più spettacolari per colore, luminosità e frequenza. Quest'anno il massimo di attività è previsto nella serata del 12, in un orario che vede favoriti gli osservatori europei; la Luna, non ancora al primo quarto, non costituirà un gran disturbo e comunque tramonterà presto.

    Per godersi lo spettacolo di una pioggia di meteore non serve nessuno strumento: basta armarsi di pazienza e scrutare il firmamento da zone abbastanza buie, lontano dalle luci cittadine. Fedele ad una tradizione più che decennale, il Circolo astronomico di Farra aprirà l'osservatorio al pubblico nella serata di lunedì 12 agosto, alle 21.00. Dopo una breve spiegazione del fenomeno ad ogni partecipante verranno consegnate una mappa stellare ed una matita, in modo che ognuno possa registrare le traiettorie delle meteore avvistate. A fine serata, prolungando le tracce segnate si potrà verificare come esse sembreranno provenire tutte dal Perseo. Naturalmente le osservazioni verranno fatte ad occhio nudo, dal prato dell'osservatorio, ed è quindi consigliabile portarsi dietro uno sdraio o un lettino da spiaggia, munirsi di una torcia elettrica (possibilmente schermata con della stoffa o della plastica rossa) ed indossare abiti adatti alla permanenza all'aperto. Per maggiori informazioni si può chiamare al numero 0481 888540 o collegarsi al sito internet dell'associazione www.ccaf.it.

29/07/2002

    Complice il clima estivo, in questo periodo sono molte le manifestazioni che ci invitano a passare le ore serali all'aperto; non a caso il cielo d'agosto è il più osservato dell'anno e famose sono le stelle cadenti che si scorgono verso la metà del mese.

    All'osservatorio astronomico di Farra, la consueta apertura al pubblico del primo giovedì del mese, il 1° agosto, offre la possibilità di trascorrere la serata ad ammirare ai telescopi i principali oggetti celesti, venendo guidati nelle osservazioni dai soci del circolo astronomico.

    A partire dalle 21.00, si potrà osservare Venere, l'unico ancora visibile dei cinque pianeti protagonisti dell'allineamento di metà maggio, la splendida stella doppia Albireo, con una componente color topazio (giallo oro) e una componente color zaffiro (verde-azzurro), e diversi altri astri tipici del cielo estivo.

    L'appuntamento con le "lacrime di San Lorenzo", le meteore Perseidi, è fissato per lunedì 12 agosto, la serata in cui è previsto il massimo di attività di questo sciame. Nell'occasione le osservazioni verranno fatte ad occhio nudo, dal prato dell'osservatorio, e ognuno potrà segnare su una carta celeste le tracce delle meteore avvistate. Poiché non è necessario nessuno strumento, ma bastano un po' di pazienza e guardare da un cielo buio, lontano dal chiarore delle luci cittadine, nelle prossime notti ricordiamoci di alzare lo sguardo verso le stelle per vedere i "fuochi pirotecnici" che la Volta Celeste vorrà offrirci.

01/07/2002

    Consueto incontro del primo giovedì del mese, la sera del 4 luglio, all'osservatorio astronomico di Farra. A partire dalle 21.00, condizioni meteorologiche permettendo, sarà possibile scrutare al telescopio i numerosi oggetti celesti visibili in questo periodo, venendo accompagnati nelle osservazioni dalle spiegazioni dei soci del circolo astronomico.

    Poco dopo il tramonto del Sole, il primo astro ad apparire sarà il pianeta Venere, facilmente riconoscibile per il suo splendore ad ovest. Al telescopio si potrà notare la sua fase, che ricorda la luna poco oltre il primo quarto. In questi giorni Venere si trova a centocinquanta milioni di chilometri dalla Terra; anche se nei prossimi mesi si avvicinerà fino a circa quaranta milioni di chilometri, la sua luminosità rimarrà pressoché invariata, in quanto, contemporaneamente, diminuirà la sua fase, cioè si mostrerà con una falce sempre più sottile.

    Dopo Venere gli strumenti verranno puntati su M13, un ammasso globulare di un milione di stelle, distante 25 mila anni luce. Si passerà poi a M57, la nebulosa Anello nella costellazione della Lira, formata dai gas espulsi da una stella. Sarà quindi la volta di Albireo, nella costellazione del Cigno, una fra le più spettacolari stelle doppie del cielo. La serata si concluderà con l'osservazione di M27 "Dumbbell", un'altra nebulosa planetaria che al telescopio appare circa otto volte più estesa di M57.


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Aggiornato 28/03/03, 11:47