Lunedì 12, circa duecento persone hanno affollato il prato dell' osservatorio per avvistare le meteore Perseidi, le lacrime di San Lorenzo, nella serata organizzata in occasione del massimo di attività di questo sciame. Armate di sedia a sdraio, cartina celeste e matita hanno atteso pazientemente che il firmamento mettesse in scena il suo spettacolo. E così è stato.
Per non rischiare sulla volubilità delle meteore il primo appuntamento sicuro è stato dato sul passaggio di un satellite Iridium che, in perfetto orario, alle 21:30 è brillato di una magnitudine -4 nel cielo orientale. Ma già qualche stella cadente si incominciava a vedere... Alle 22.00 è passata l'ISS, la Stazione Spaziale Internazionale e intanto le tracce cominciavano a solcare le cartine bianche. Poi alle 22:35 c'è stato il botto: un bolide, una meteora luminosissima di magnitudine -6, ha attraversato maestosamente il cielo da sud-est verso nord-ovest (sul tabellone dalla costellazione dell'Aquila a quella del Bootes). Anche se evidentemente con le Perseidi non c'entrava nulla, un fragoroso applauso è scattato spontaneamente.
Nonostante il rapido passaggio di qualche nuvola, complessivamente sono state avvistate un centinaio di meteore: prolungando all'indietro le traiettorie segnate sulle mappe ci si poteva rendere conto come la maggioranza di esse sembrasse provenire dal Perseo, la costellazione che da il nome allo sciame.
Come vuole la decennale tradizione tutti hanno apprezzato anche le Pescheidi...
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