Era una tranquilla sera di primavera. I grilli salutavano col loro instancabile canto un Orione affaticato che, dopo aver dominato i cieli invernali, percorreva i viali del tramonto verso un meritato riposo...
DRIIIN! squilla il telefono, Giuseppe: -"Cavolo! Alberto corri qui!", Fulvio: -"Cosa vedi Luciano, UNA COMETA?"
Ma andiamo con ordine.
È la sera di martedì 3 maggio, verso le nove. Alberto sta puntando il telescopio su 1994FQ, uno degli ultimi asteroidi da noi scoperti, Fulvio è in sala computer e Giuseppe s'appresta a scandagliare il cielo attraverso il binocolo. Alle 21.20 arriva la telefonata di Luciano: -"Mi trovo in volo da Roma verso Milano e sto osservando un curioso oggetto, a nord-ovest; sembra una cometa!". Nello stesso momento la "cometa" è avvistata da Giuseppe che subito chiama fuori Alberto e Fulvio: -"Guardate là, se quella non è una cometa!". Infatti uno strano oggetto è ben visibile ad occhio nudo circa venti gradi al di sopra del Monte Quarin, nella costellazione del Perseo.
Le prime osservazioni attraverso il binocolo sembrano non lasciare dubbi: un nucleo brillante ed un'ampia coda a spina di pesce non possono appartenere che ad una cometa. Ma che cometa? Da quelle parti non ce ne dovrebbero essere, almeno di così luminose; magari sarà una che è esplosa ed è aumentata bruscamente
In alto, al centro, il curioso oggetto, nella costellazione del Perseo, 20° sopra il Monte Quarin, nel cielo nord occidentale di Farra
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di luminosità.
Mentre Giuseppe punta il telescopio e Alberto accende i computer per riprendere qualche immagine al CCD, Fulvio corre a casa di Franco, ad avvisarlo. Infatti qualche minuto dopo, Franco, contagiato anche lui dall'eccitazione, ha già aperto l'osservatorio secondario, per riprendere qualche diapositiva a grande campo. Poco prima delle dieci arriva Enrico, subito assalito da Fulvio e da Giuseppe al grido di "LA COMETA! LA COMETA!". Nel frattempo giunge Gianni mentre Fulvio telefona a Walter, che stava per andare a dormire, e lo convince a venire in osservatorio.
Si riprendono le prime immagini al telescopio, ma non è facile poiché l'oggetto si muove velocemente tra le stelle. Giuseppe prova ad inseguirlo attraverso il telescopio di guida, proprio quando la "coda" inizia a dissolversi. Alle 22.20 infatti l'alone scompare, ed assieme ad esso le speranze che l'oggetto possa essere una cometa...
...ma Giuseppe non perdona!, e riesce ad inseguire un puntino luminoso, il nucleo, che è ancora visibile al guida, seppur senza coda.