Conferenza del dott. Renato R. Colucci, Phd.
Dipartimento di Scienze del Sistema Terra e tecnologie per l’Ambiente ISMAR-CNR, Trieste.
Giovedì 26 gennaio, ore 20:30 – La criosfera, che rappresenta tutte le porzioni terrestri interessate da acqua allo stato solido (neve, ghiacciai, calotte, permafrost ecc.) è direttamente influenzata dal clima globale. Le sue interazioni con il sistema meteorologico e climatico possono amplificarne a livello locale e regionale gli effetti.
Il riscaldamento globale in atto, la cui causa è ormai conclamatamente imputata alle attività umane con una probabilità superiore al 95%, sta portando alla sua rapida riduzione con effetti retroattivi e conseguenze che potrebbero in prospettiva rivelarsi particolarmente dannose ed impattanti per le attività umane e per gli equilibri geopolitici.
Tra gli effetti più evidenti della crisi globale del ghiaccio in questi ultimi anni, vi è la riduzione drastica del ghiaccio marino sia in Artico sia attorno all’Antartide. Stimata in 4 milioni di kmq rispetto ai valori medi di soli 20 anni fa, il ghiaccio marino che manca potrebbe innescare dei feedback positivi dalle conseguenze rilevanti.
Anche se non direttamente collegate all’innalzamento del livello marino, che costituisce probabilmente il problema più concreto dei prossimi decenni, gli scenari in cui il ghiaccio marino sarà sempre meno presente potrebbero portare ad un volto climatico del pianeta completamente diverso, le cui conseguenze sono ancora in parte da chiarire.
Renato R. Colucci
Ha conseguito la Laurea Magistrale in Scienze Geologiche ed ottenuto il Dottorato di Ricerca in Scienze Ambientali (Ambiente fisico, marino e costiero) presso l’Università di Trieste.
Dal 1999 lavora presso l’ISMAR – Istituto di Scienze Marine di Trieste e si occupa di climatologia e gestione della rete di stazioni meteorologiche in area costiera. La sua attività di ricerca è rivolta allo studio delle interazioni tra il sistema climatico e la criosfera.
Dal 2015 è professore a contratto in glaciologia presso l’Università di Trieste e dal 2014 è docente di glaciologia alla Doctorate School of Earth Science and Fluid Mechanics, presso il medesimo ateneo. Ha partecipato a numerose spedizioni extraeuropee (Antartide 2015 e 2016, Karakoram-Pakistan 2013, Ande cilene 2012) operate da PNRA (Progetto Nazionale di Ricerca in Antartide), BAS (British Antarctic Survey), e da EVK2-CNR.
Membro del Consiglio Direttivo della European Meteorological Society per il triennio 2015-2018, ha al suo attivo numerose pubblicazioni con revisione paritaria (peer review).
INGRESSO LIBERO E GRATUITO
Con il contributo della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia
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