22/8/2015
Appena un oggetto non identificato viene individuato dai grandi telescopi deputati alla survey (sorveglianza) del cielo, se il movimento lo fa rientrare tra i possibili visitatori indesiderati la sua posizione viene pubblicata in rete dal Centro dei Pianeti Minori sulla pagina dedicata NEO Confirmation Page. In tal modo tutti gli altri osservatori, professionisti e non, possono confermare o meno l'esistenza dell'oggetto e soprattutto, grazie alle misure di posizione ottenute, determinare la sua orbita.
Nel giro di poche ore si può così capire se effettivamente l'oggetto appartenga alla classe dei NEO e determinare la sua probabilità di impatto con il nostro pianeta.
La notte tra il 21 e il 22 agosto, finalmente serena dopo i recenti temporali, ci ha consentito di partecipare alla sorveglianza, con tutti e due gli occhi dei telescopi da 40 e 60 cm di diametro.
Quattro sono stati gli asteroidi osservati e le misure di posizioni pubblicate su altrettante circolari MPEC (Q42, Q43, Q45, Q49), qualcuna emessa solo pochi minuti dopo l'invio dei nostri dati.
Del quartetto l'asteroide 2015 QP3, scoperto da 703 Catalina Sky Survey, diametro stimato tra i 30 e i 90 metri, passerà alla minima distanza dalla Terra il 30 agosto, a quasi 25 distanze lunari (9 milioni di chilometri). 2015 QT3, scoperto dal telescopio Spacewatch dell'osservatorio 691 Steward di Kitt Peak, stessa stima di grandezza, ci sfiorerà il 28 agosto passando a 4,17 distanze lunari (1,6 milioni di chilometri).
Nessun pericolo, quindi, ma è bello saperlo con una settimana di anticipo!
Domani
La sera dopo le condizioni meteo si sono già guastate, ma altri due NEO sono confermati.
2015 QT8 è un Amor di 60/130 metri scoperto dal Pan-STARSS 1, nelle Hawaii, confermato prima dall'osservatorio 104 San Marcello Pistoiese e poi da noi (MPEC 2015-Q51). La scoperta è avvenuta dopo il passaggio alla minima distanza di 14 milioni di chilometri dalla Terra, verificatosi il 20 agosto.
Anche 2015 QA9, Amor trovato dal Catalina, è stato scoperto dopo il minimo avvicinamento, avvenuto ancora il 20 agosto, ma stavolta ad una distanza di 5 milioni e mezzo di chilometri. La stima del diametro è inferiore: tra 24 e 54 metri (MPEC 2015-Q58).
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