L'asteroide (6501) Isonzo è stato scoperto all'osservatorio di Farra il 5 dicembre 1993, confrontando tre immagini digitali riprese con il sensore CCD ST6 applicato al fuoco Newton del telescopio riflettore da 40 centimetri; si muoveva fra le stelle di 16 minuti d'arco al giorno, con una luminosità pari alla magnitudine visuale 17.5.
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La foto di scoperta dell'asteroide 1993 XD: catalogata 93120505 è un'esposizione di 420 secondi ottenuta alle ore 21 48 09 TU, con il CCD raffreddato a -45OC.
La magnitudine del pianetino è di 17,5 V.
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La sera seguente sono state effettuate le necessarie osservazioni di conferma e le posizioni misurate sono state inviate, via posta elettronica, al Minor Planet Center, il Centro dei Pianeti Minori che ha sede a Cambridge, nel Massachusetts (U.S.A.), e che, per conto dell'Unione Astronomica Internazionale, coordina l'attività di studio e di ricerca svolta sugli asteroidi e sulle comete. Nella stessa sera del 6 dicembre, Gareth V. Williams, direttore associato del M.P.C., ci ha risposto che l'oggetto osservato era da considerarsi effettivamente come un nuovo asteroide e, pertanto, gli ha assegnato la designazione provvisoria 1993 XD, ovvero il quarto pianetino (D) scoperto nella prima quindicina di dicembre (X) del 1993.
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La seconda foto 93120506 alle ore 22 07 59 TU
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Altre osservazioni sono state fatte nelle settimane successive e le prime 13 misure di posizione di 1993 XD sono state pubblicate sulla circolare MPC 22877 del 27 gennaio 1994. Poiché tali misure coprivano un arco di 45 giorni, Williams ha calcolato una prima orbita con la quale è stato in grado di identificare 1993 XD con il pianetino 1989 TU13, osservato il 2 e 3 ottobre 1989 dai telescopi dell'E.S.O., in Cile.
Gli elementi orbitali sono stati pubblicati sulla MPC 22963 e da essi si è potuto calcolare che 1993 XD si trovava, al momento della scoperta, ad una distanza di 175 milioni di chilometri dalla Terra e 320 milioni di chilometri dal Sole.
L'ultima immagine di 1993 XD è stata ripresa il 5 marzo 1994, tre mesi dopo la prima osservazione, quando la sua luminosità era diminuita fino alla magnitudine 19.5. La nuova orbita pubblicata sulla MPC 23248 del 27 marzo 1994 era calcolata con un scarto quadratico medio di 0,68 arcosecondi dalle posizioni fino ad allora misurate. All'opposizione successiva, l'asteroide è stato ripreso il 23 aprile 1995, in presenza di Williams, ospite del CCAF in occasione del convegno nazionale degli astrometristi italiani, che si stava tenendo in quei giorni a Farra. Le misure sono state pubblicate sulla MPC 25121 del 14 maggio 1995 e, tra coloro che avevano osservato 1993 XD a Farra, compariva anche Gareth V. Williams. L'asteroide è stato osservato ancora nel mese di giugno, quando aveva una magnitudine di 19.4.
Sulla circolare MPC 25422 del 12 luglio 1995 il pianetino 1993 XD ha ricevuto la numerazione definitiva (6501), grazie anche ad un'osservazione del 16 marzo 1956 effettuata dall'osservatorio di Monte Palomar (California, U.S.A.). Infine, l'attribuzione del nome Isonzo è stata pubblicata sulla MPC 30099 del 20 giugno 1997.