30 giugno 2001
(sabato mattina)
Questa è la prima immagine della cometa che siamo riusciti ad ottenere.
È il risultato della sovrapposizione di 18 immagini da dieci secondi l'una, per un tempo totale di integrazione pari a tre minuti (le tracce sono stelle che appaiono allungate a causa del moto della cometa rispetto ad esse).
L'ora media delle esposizioni è 01:31 UT, ovvero le tre e mezza di mattina!
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2 luglio 2001
(lunedì mattina)
Questa immagine è la sovrapposizione di venti pose da dieci secondi l'una.
L'ora media delle esposizioni è 01:20 UT e la strumentazione è la stessa dell'immagine precedente (sensore ST6 applicato al fuoco Newton del telescopio da 40 cm)
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La stessa immagine, opportunamente filtrata e resa negativa. La struttura della coda è più evidente.
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Come tutti i corpi del Sistema Solare, anche la cometa si sposta rispetto alle stelle, nel suo moto apparente sulla Volta Celeste. Per ottenere lunghe esposizioni non si può inseguire sulle stelle (altrimenti la cometa verrebbe "mossa") e bisogna necessariamente inseguire sulla cometa. Ciò è possibile solo se il (falso) nucleo è brillante e facilmente distinguibile dalla chioma, cosa che non accade per la LINEAR. Un'alternativa è quella di riprendere tante immagini di breve esposizione (tanto da non allungare la cometa, 10 sec. per la nostra strumentazione) e quindi sovrapporle (trattandosi di immagini digitali si parla di somma). Il problema sta nell'allineare le immagini rispetto alla cometa prima di sommarle; in questo caso abbiamo utilizzato il programma Astrometrica che, tutto da solo!, ci ha fornito la posizione del falso nucleo in ognuna delle immagini, permettendoci un facile allineamento.
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2 luglio 2001 - 01:12:48 UT
A differenza delle altre, questa immagine è un'unica esposizione di 120 sec., con inseguimento manuale sulla cometa. Poiché il sensore di guida ST4 non riusciva a distinguere un nucleo brillante su cui inseguire, abbiamo collegato al rifrattore il CCD umano Giuseppe (questo è un tipo di sensore molto versatile che non necessita di raffreddamento e, invece di assorbire elettricità, consuma prodotti derivati dalla fermentazione dell'uva, naturalmente solo dopo l'inseguimento e in modica quantità!)
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L'immagine precedente, in cui la coda è risaltata dall'applicazione del filtro digitale di Larson-Sekanina.
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La cometa C/2001 A2 (LINEAR) è balzata agli onori della cronaca in giugno, quando il suo nucleo si è spezzato in tre parti ed è diventata visibile ad occhio nudo. Lo spettacolo è stato osservato dall'emisfero australe e solo da fine giugno la cometa è ridiventata visibile dalle nostre latitudini. Anche se si sta allontanando dal Sole e dalla Terra la sua luminosità è ancora abbastanza buona. È visibile tutta la notte, con un binocolo, mentre sta attraversando la costellazione del Pegaso (clicca qui per vedere la cartina).
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