Comunicati stampa 12/2000
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26/12/2000
Anche nell'ultimo giovedì del millennio ci sarà il consueto "incontro con le stelle" all'osservatorio astronomico di Farra. Se le condizioni del cielo saranno favorevoli, a partire dalle 21.00 si potranno osservare al telescopio alcuni degli astri più belli visibili in questo periodo. È di alcuni giorni fa la notizia che un asteroide ha sfiorato la Terra, passando a due volte la distanza che ci separa dalla Luna. Si tratta di 2000 YA, scoperto all'osservatorio professionale di Lowell, in Arizona, una settimana prima del minimo avvicinamento. Se il corpo celeste fosse stato in rotta di collisione con la Terra, l'impatto sarebbe stato inevitabile e le conseguenze, a livello locale, drammatiche. Senza scomodare l'estinzione dei dinosauri, all'inizio di questo secolo un asteroide di dimensioni paragonabili a quelle di 2000 YA, dell'ordine di una cinquantina di metri, si è disintegrato sopra la regione siberiana di Tunguska e ha devastato la taiga sottostante per un'area grande quanto un terzo del Friuli Venezia Giulia. Gli asteroidi che incrociano l'orbita terrestre vengono identificati con la sigla NEA "Near Earth Asteroids" o, volendo comprendere anche le comete, NEO "Near Earth Objects", cioè asteroidi o oggetti che passano vicino alla Terra. Finora ne sono stati scoperti circa un migliaio, ma si stima che ne possano esistere almeno il doppio. La ricerca sistematica dei NEO è attuata da diversi osservatori astronomici professionali, ai quali si affiancano però decine di osservatori amatoriali sparsi in tutto il mondo, che inseguono i nuovi asteroidi nelle notti successive alla scoperta e ne permettono la determinazione dell'orbita. A questa schiera di "segugi celesti" appartiene anche l'osservatorio astronomico di Farra, che può vantare la scoperta di un Apollo, la più pericolosa delle tre classi in cui sono suddivisi i NEA, alla quale appartiene anche 2000 YA. Individuato per la prima volta nel gennaio di quattro anni fa, 1997 AQ18 è stato osservato di nuovo appena tre settimane fa dalla Catalina Station, un altro osservatorio professionale dell'Arizona con un telescopio di un metro e mezzo di diametro. Anche se ha un'orbita meno critica di 2000 YA, con una minima distanza dalla Terra dell'ordine della trentina di milioni di chilometri, 1997 AQ18 è tuttora l'unico Apollo scoperto in Italia. Si ricorda che per partecipare alla serata di giovedì è necessario essere iscritti al Circolo astronomico. La quota annuale, valida per tutto il 2001, è di 10 mila lire. Per informazioni si può telefonare allo 0481 888540, dopo le 21.00, o collegarsi al sito internet dell'associazione www.ccaf.it. |
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18/12/2000
Proseguono gli incontri del giovedì all'osservatorio astronomico di Farra. La sera del 21 dicembre, a partire dalle 21.00, i telescopi verranno puntati su Giove e Saturno, l'ammasso aperto delle Pleiadi, la Grande Nebulosa di Orione, la galassia M31 in Andromeda. L'occasione è particolare in quanto il 21 dicembre abbiamo la notte più lunga dell'anno. Siamo infatti al solstizio d'inverno e il Sole raggiunge la minima altezza sull'orizzonte. Naturalmente tutto questo vale per l'emisfero boreale: in quello australe hanno il giorno più lungo e il Sole si trova a perpendicolo sul tropico del Capricorno. L'alternarsi dei solstizi e degli equinozi, assieme al corso delle stagioni, è una conseguenza dell'inclinazione dell'asse terrestre sul piano dell'orbita, l'eclittica. Man mano che la Terra si muove attorno al Sole, ad ogni latitudine cambia quindi l'inclinazione con la quale i raggi solari raggiungono la superficie terrestre. La loro intensità costante, distribuendosi su un'area maggiore o minore, riscalda il suolo in misura rispettivamente minore (in inverno) o maggiore (in estate). Per partecipare alla serata in osservatorio è necessario essere iscritti al Circolo astronomico. La quota annuale, valida per tutto il 2001, è di 10 mila lire. È in corso di distribuzione il nuovo Lunario, realizzato per sostenere le molteplici attività dell'associazione e che può costituire una simpatica idea-regalo per le imminenti festività. Per informazioni si può telefonare allo 0481 888540, dopo le 21.00, o collegarsi al sito internet dell'associazione www.ccaf.it. |
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12/12/2000
Consueto incontro del giovedì, la sera del 14 dicembre, all'osservatorio astronomico di Farra. A partire dalle 21.00, i telescopi verranno puntati sugli oggetti celesti visibili in questo periodo: Giove e Saturno, la Luna, la Grande Nebulosa di Orione, l'ammasso stellare delle Pleiadi. |
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4/12/2000
Giovedì 7 dicembre, il Circolo astronomico di Farra aprirà il centro osservativo ai propri soci per il consueto appuntamento del primo giovedì del mese. Durante la serata, che avrà inizio alle 21.00, sarà possibile ammirare ai telescopi alcuni degli oggetti celesti più belli, quali Giove, Saturno, la Luna, l'ammasso aperto delle Pleiadi, la Grande Nebulosa di Orione. Con un diametro di quasi dieci Terre, Saturno è, per dimensioni, il secondo pianeta del Sistema solare. Costituito in prevalenza di idrogeno, elio, ammoniaca e metano, la sua densità media è inferiore a quella dell'acqua. Gli strati esterni della sua atmosfera impiegano poco più di dieci ore per ritornare nella posizione iniziale; tale rapidità di rotazione è una delle cause del più forte schiacciamento polare osservabile per i pianeti del nostro sistema, tanto che Saturno, più che a una sfera, assomiglia piuttosto a un pallone da rugby. Al telescopio è perfettamente osservabile lo spettacolare anello che ne cinge l'equatore. Formato da una miriade di frammenti ghiacciati di piccole dimensioni, l'anello, o meglio, il sistema di anelli, ha un diametro di 270 mila chilometri ma uno spessore inferiore al chilometro, cosicché, quando ogni quattordici anni ci si presenta di taglio, esso scompare lasciando sguarnito il disco del pianeta. In questi anni ci avviciniamo al massimo di visibilità dell'anello ed è abbastanza facile distinguere su di esso la cosiddetta "divisione di Cassini", la più evidente delle lacune che lo suddividono apparentemente in varie parti. Saturno possiede più di una ventina di lune, tra le quali la più interessante è senza dubbio Titano. Più grande di Mercurio, è l'unico satellite a possedere un'atmosfera consistente, formata da azoto, metano, propano, etilene, acido cianidrico. Probabilmente una simile miscela era presente nell'atmosfera terrestre quando ebbe origine la vita ed è per questo che nel 2004 Titano verrà raggiunto e studiato dalla sonda interplanetaria Cassini - Huyghens. Per partecipare alla serata in osservatorio bisogna iscriversi al Circolo astronomico. Versando la quota annuale di 10 mila lire sarà possibile partecipare anche a tutti gli incontri del 2001. Per informazioni si può telefonare allo 0481 888540, dopo le 21.00, o collegarsi al sito internet dell'associazione www.ccaf.it. |
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